Questo piccolo semino dall’aspetto così comune ed insignificante dovrebbe essere eletto invece come simbolo dell’uguaglianza fra gli esseri umani. No, non spaventatevi, niente di politico. Solo ci diverte constatare come moltissimi popoli sono accomunati da un’unico filo conduttore, quello del liquore all’anice. Facciamo un esempio? Pensate ai nostri cugini francese con l’Anisette, il Pernod ed il Pastis, pensate ai nostri nonni con il liquore Strega e la Sambuca, i greci bevono l’Ouzo ed i turchi l’Arrak, i sudamericani l’Aguardiente, gli egiziani il Kibib e gli spagnoli l’Ojen…e in montagna facciamo il liquore all’anice casalingo, ovviamente. Proprio vero che davanti ad un bicchierino di roba buona diventiamo tutti amici…Se poi siete astemi nulla vi vieta di preparvi una bella tazza di infuso all’anice, dolce e delicatamente fragrante.
A parte questo, l’anice trova ampio impiego in una gamma vastissima di dolci e biscottini secchi, in particolare nella cucina del nostro meridione. In passato si usava anche masticare semi di anice per stimolare la digestione e profumare l’alito, tradizione che rimane tutt’oggi nel misto di semi chiamato Pan Masala che si usa servire agli ospiti a fine pasto in India.

PIMPINELLA ANISUM: Piccola pianta erbacea annuale della famiglia delle ombrellifere, originaria probabilmente del bacino del Mediterraneo. Si utilizza principalmente il seme della pianta nonostante anche le foglie siano commestibili. E’ un ottimo digestivo, rimedio naturale contro flatulenza e buon stimolante dell’appetito. Si uso anche come espettorante e come modesto lassativo.

L’ORIGINE DI UN’USANZA: L’usanza di mettere essenza d’anice nelle torte nuziali ha radici antiche. Molto tempo fa si credeva che i semi di questa pianta fossero afrodisiaci. In molte zone, in particolare in quelle più fredde come le aree alpine, il lavoro all’aperto era concentrato in pochi mesi, poi alla prima neve, ci si ritirava in casa per affrontare i rigori dell’inverno e si poteva riposare. Le donne preparavano bevande all’anice ai loro mariti. Ora, colpa dell’anice o no, in estate le nascite erano decisamente numerose…e la tradizione propiziatoria e’ rimasta nella torta del giorno delle nozze.

grammatura

50g, 100g