Se amate la montagna avrete sicuramente visto i bellissimi cespugli delle rose selvatiche in fiore. E in autunno le stesse piante producono delle paffute “bacche rosse” lucide e carnose. Sono un concentrato esplosivo di vitamina C e un antico rimedio popolare contro tosse e raffreddore. Con le bacche fresche si possono preparare marmellate e salse…noi lo facciamo ma è una di quelle idee tremende…per capirci quando sei a metà del lavoro ti chiedi chi te lo ha fatto fare…mentre le bacche secche sono molto più comode. Potrete utilizzarle per preparare un’ottimo infuso anti malanni di stagione.

DOSAGGIO: un cucchiaino per tazza, 5/7 minuti d’infusione in acqua a 80°C.

CURIOSITA’: pianta antica come la terra, la rosa è citata dai grandi poeti di ogni epoca ma la sua vera particolarità è l’essere pianta mistica, venerata sia dai pagani che dai cristiani. Era fiore sacro di Iside nell’antico Egitto e di Afrodite per i Greci. I Romani deponevano corone di rose sul capo della dea degli inferi, e nel Medioevo diventa simbolo del culto di Maria. I suo cinque petali rientrano nel simbolo esoterico del cerchio…e si potrebbe scrivere pagine intere su questo piccolo, fragile fiore che ha attraversato tutto l’arco della storia umana…un compagno di viaggio silenzioso e discreto.

grammatura

50g, 100g