Silenziosa guardiana dei campi incolti e delle rovine, la piccola Ortica era anticamente considerata pianta del malaugurio, infestata dagli spiriti dei morti. Si coltivava negli angoli degli orti per scacciare le streghe e se ne bruciavano fasci appena colpi nel camino per allontanare i temporali. Eppure il suo uso in campo medico è conosciuto fin da tempo immemore, quasi un rimedio per ogni male. E in cucina è un ingrediente prezioso per così tante preparazioni che risulta difficile anche solo stilare un elenco parziale di ricette. Questa miscela, un omaggio a questa preziosa pianta, conquista al primo assaggio. Ha un profumo delicato ma intenso, l’odore del fieno appena tagliato in montagna di primo mattino. E’ un preparato versatile, stà bene ovunque, nelle verdure stufate e nelle torte salate, sui formaggi freschi, sull’insalata di patate e anche un pizzico aggiunto ad una fresca minestra estiva di erbe di campo avrà il suo perchè…un piccolo ma doveroso tributo alla cucina povera di montagna che ha saputo fare tesoro di quanto di più prezioso si trovava anche nei campi abbandonati….

Ingredienti: foglie di ortica 24%, semi di ortica 19%, fieno greco blu, santoreggia, timo serpillo, noce moscata, aneto, artemisia, margherita del monte Atlante, alloro

 

grammatura

50g, 100g