La questione è presto detta, se non vuoi intrusioni di simpatici erbivori golosi in giardino (vedi cervi, caprioli e famiglia) devi fare, oltre ad una bella recinzione, anche una bella siepe molto spinosa…non fà miracoli, i simpatici erbivori sopra menzionati sono molto impavidi, ma aiuta. E qui entra in scena l’Olivello Spinoso, un robusto e tenace protagonista della flora alpina, se girate un pò per pascoli e radure prima o poi farete la sua conoscenza. E’ una bella pianta che produce in autunno piccole bacche di un bel colore arancio vivo, grandi più o meno come bacche di ginepro. Questi frutti sono un vero concentrato di vitamina C, oltre ad essere fonte di altre vitamine e minerali. Non sono molto usate in Italia mentre le loro proprietà ed il piacevole sapore sono ampiamente sfruttati nella cucina del nord Europa e in Asia. Sono ottime per preparare infusi, marmellate e gelatine, sciroppi e liquori. Si possono conservare sotto aceto e spesso finiscono anche nella preparazione di salsa salate, un pò come i mirtilli per capirci. Le nostre sono giò dolcificate con succo d’uva, si possono mangiare così come sono come sano rompidigiuno, oppure si possono aggiugere a svariate ricette, provate a metterle nell’insalata al posto dell’uvetta, sul gelato…o magari sotto grappa insieme ad altri piccoli frutti….

Ingredienti: olivello spinoso 78%, succo concentrato d’uva 21%, olio di girasole

CONOSCIAMO MEGLIO LA PIANTA

A volte abbiamo dei veri tesori naturali sotto il naso e non lo sappiamo. La pianta dell’Olivello spinoso, altre ad essere ottima per le recinzioni per via del suo portamento compatto e delle lunghe spine, è una pianta robusta, resiste al gelo, alla siccità e prospera anche in terreni poveri sviluppando un vigoroso apparato radicale ottimo per contrastare l’erosione del suolo. Inoltre arricchisce il terreno di Azoto, proprietà molto utile in un giardino. Pare che anticamente i cavalieri Mongoli dessero le foglie della pianta come foraggio ai loro cavalli per irrobustirli ad aiutarli a superare i rigori del freddo delle steppe dove vivevano ed utilizzassero il succo delle bacche per lucidarne il pelo…e leggenda vuole che anche il mitologico Pegaso se ne nutrisse…un curriculum non indifferente per questa bella pianta…

grammatura

50g, 100g