Sottile e profumata, la polvere di liquirizia è ingrediente importante di una sorprendente varietà di preparazioni. I suoi usi più conosciuti sono per la preparazione di grappe e liquori, gelati, marmellate e dolci. Ma è sorprendente il sapore che conferisce a risotti, timballi e frutti di mare. Quindi largo alla fantasia.

GLYCYRRHIZA GLABRA
Arbusto perenne della famiglia delle Papilionacee, può raggiungere anche i due metri di altezza, è pianta robusta, adatta anche a climi rigidi e freddi  nonostante sia originaria del bacino del Mediterraneo. Si utilizzano le radici di almeno due o tre anni raccolte e fatte essiccare. Ha proprietà digestive, espettoranti ed antinfiammatorie.

UN PO’ DI STORIA
Sono stati i Greci a dargli il suo nome, che significa radice dolce ma troviamo tracce storiche del suo utilizzo nell’antica medicina tradizionale cinese di 5000 anni fa, utilizzata per curare tosse e disturbi del fegato e nel corredo funebre del Faraone Tutankamon. Gli Sciiti, popolo nomade famoso per l’abilità guerriera, masticavano radici di Liquirizia per dissetarsi e pare che anche Napoleone ne fosse un assiduo consumatore. Nelle farmacie dei monasteri d’epoca Medioevale era tenuta in grande considerazione per curare molti mali ma bisogna aspettare fino al 1930 circa per veder nascere le prime pasticche masticabili, inizialmente create per i fumatori. Ed ancora oggi i venditori d’acqua in nord-Africa mescolano estratti di Liquirizia nella bevanda dissetante da vendere a passanti e turisti.

grammatura

50g, 100g