Sapevate che un flauto magico , per poter veramente essere tale, deve essere costruito con legno di Sambuco? E che nel fusto di questa pianta vive una fata? Ci sono così tante mitologie legate a questa pianta dall’apparenza così semplice e rustica che servirebbero molte pagine per raccoglierle tutte. Ma noi siamo golosi quindi quello che ci interessa, al di là di meravigliose leggende e tradizioni contadine, è l’uso culinario dei doni della terra. E le bacche del Sambuco, piccole scure e grinzose, si possono usare in tanti modi a partire dagli infusi ovviamente, si possono pestare a mortaio insieme ad alcune spezie ed erbe per creare una saporita miscela a cui doneranno una piacevole nota asprigna ottima per la selvaggina. Si possono reidratare in padella con zucchero o miele e una giusta dose di buon vino rosso per preparare una salsa o aggiugere ad altra frutta secca per il ripieno di un arrosto…insomma, mettetevi ai fornelli e l’ispirazione arriverà in un attimo…

nb: le bacche di sambuco si devono consumare SEMPRE cotte, mai crude…quindi non mangiatele come snack tipo noccioline per capirci…meglio non mangiarle in gravidanza e in allattamento…e se vi piace raccogliere frutti e bacche quando andate in campagna ricordate che esiste una varietà di Sambuco, il Sambucus Ebulus, molto simile al Sambucus Nigra ad occhi poco esperti, che è decisamente velenosa…quindi se non siete sicuri lasciate stare…

SAMBUCUS NIGRA

Conosciuto con il nome comune di Sambuco nero è una pianta originaria dell’Europa, dell’Africa settentrionale e dell’Asia occidentale, appartiene alla famiglia delle Caprifoliaceae e deve il suo nome ad una parola Greca con cui si chiamava un flauto prodotto con il suo legno. Può presentarsi in forma di albero alto anche fino a 10 metri, o in forma di cespuglio solitamente non più alto di 3 metri, anticamente usato come confine dei terreni. Ama i terreni umidi e ricchi di azoto, ragion per cui spesso lo si trova in prossimità dei fiumi. E’ una pianta robusta, si propaga con facilità, resiste bene anche a basse temperature e non è soggetto a molte malattie. Tutte le parti della pianta sono commestibili e le sue proprietà medicinale sono note fin dall’antichità. Ne esiste anche una varietà, bellissima a mio parere, con foglie di un rosso cupo, quasi nere ed una meravigliosa fioritura rosa…e varietà con foglie frangiate dalle sfumature dorate e fiori crema…un vero spettacolo della natura.

grammatura

50g, 100g