Descrizione del Prodotto
In estate il nostro giardino si riempie di fiori gialli…voi penserete che meraviglia. In effetti il colpo d’occhio è stupendo…la fatica tremenda nel difendersi dall’infestazione invece è tutto un altro paio di maniche. L’unico aspetto positivo, a di là dell’effetto scenografico, è la produzione di liquore all’Arquebuse che anticipa l’arrivo dell’autunno.
E’ una tradizione delle vallate alpine Piemontesi, consolidata da anni di sperimentazioni tramandate da padre a figlio, un vecchio piacevole passatempo famigliare. In realtà pare che la ricetta originale del liquore all’Arquebuse sia Francese, della zona di Lione. Elaborata nei monasteri nella metà del 1800 circa, chiamata così perchè forse l’erba era utilizzata per curare le ferite da archibugio è una delle tante ricette che fanno parte di un bagaglio culturale immenso. Le più famose ricette di liquori sono nate proprio nei monasteri, pensate anche solo al famosissimo Chartreuse. E si può utilizzare la pianta anche in altri modi, i semi rientrano nella preparazione di alcuni dolci invernali tipici del nord dell’Inghilterra, i fiori si usano per tingere i tessuti, le foglie si possono usare, con molta moderazione, nelle insalate d’erbi primaverili, per insaporire la selvaggina e i formaggi stagionati.
NB: per il vero liquore all’Arquebuse ci vorrebbe la varietà crispa, più piccola del Tanaceto classico, con una bellissima foglia arricciata e molto profumata, il guaio è che si trova solo da raccolta spontanea, quindi è raro…e costoso…quando è disponibile noi lo compriamo ma spesso rimaniamo senza….questa varietà invece è coltivata anzichè da raccolta spontanea, ed è composta da tutta la pianta, foglia e fiore, tagliati ed essiccati. Ha un aroma un pò più marcato rispetto al “cugino” ma rimane comunque un ottimo prodotto per la liquoristica.
NOTA BENE: il Tanaceto contiene Tujone, non bisogna consumarne troppo e per periodi troppo prolungati. Non si usa in gravidanza. Come sempre, la moderazione è la migliore soluzione.
Pianta erbacea perenna, rizomatosa, rustica e dal marcato odore, molto intenso ed inconfondibile. Fiorisce in estate, con piccoli bottoncini di un giallo intenso. Ha altezza variabile fra i quaranta cm ed il metro e venti, con foglie frastagliate. Cresce nei campi incolti, vicino ai ruderi delle case, nei pascoli fino a 1700 metri. Oltre all’uso alimentare, si utilizza la pianta anche come insetticida. La varietà crispa è leggermente più piccola della varietà classica, più rara, più profumata ed aromatica ma anche molto difficile da trovare. Ovviamente è la qualità migliore e più ricercata per la produzione del liquore.