Vivere in alta montagna ci regala ogni giorno l’opportunità impagabile di scoprire sempre nuove erbe e le tradizioni che le hanno accompagnate nel corso della storia dell’uomo. L’Achillea è una piccola pianta molto diffusa sulle nostre Alpi e deve il suo nome ad Achille. Dice la mitologia che fu Chirone, il centauro più saggio e dotto, esperto di medicina, ad insegnare al giovane eroe le proprietà medicamentose di questa profumata, preziosa pianticella. Anche i cinesi la utilizzavano per curare le ferite, non mancava mai negli orti medioevali e il suo nome è collegato a San Giuseppe, patrono dei carpentieri. Anticamente si mescolava al grasso per produrre un unguento con cui medicare le ferite. Mentre un uso decisamente meno utile ma più divertente ne facevano i popoli nordici, in particolare gli Irlandesi, che impiegavano un composto di foglie di achillea e molte altre erbe per produrre la birra quando ancora non si conosceva l’uso del luppolo. Oggi alcuni birrifici hanno ripreso in mano antiche ricette e producono nuovamente la birra con le erbe, chiamata Gruit Ale. Le foglie fresche si possono utilizzare, con moderazione per via del sapore amaro, in insalate primaverili e zuppe. Ma l’uso più comune rimane comunque quello per la produzione di liquori casalinghi sia da sola che insieme ad altre piante. E si può produrre anche un ottimo vino aromatico…

ACHILLEA MILLEFOLIUM

Piccola pianta perenne appartenente alla famiglia delle Composite. Le piante nate in montagna hanno mediamente un’altezza non superiore ai 50 cm, fiori bianchi o rosati che iniziano la fioritura fra Maggio e Giugno. Predilige terreni umidi, rive e pascoli ricchi di azoto, genericamente sopra i 1.400 metri.

 

grammatura

50g